H O M E
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Probabilmente la piaga del momento, un attacco informatico da parte di un software Malware che cripta tutti i nostri dati, il suo nome tecnico è Ransomware di cui esistono moltissime varianti.
Per innescare questo attacco basta veramente pochissimo, aprire una mail e il suo allegato, visitare siti infetti o, ultimamente, avere un sistema operativo non aggiornato o software terzi installati sul computer cui non avete mantenuto gli aggiornamenti
L'attacco
L'attacco viene innescato da un file malware che si inserisce nel sistema, proviene molto probabilmente da una mail che qualcuno ha aperto con leggerezza il cui allegato sembra un tipo di file conosciuto ma è stato abilmente mascherato..
In pochi tutti i file dati, per intenderci file pdf, doc, xls vengo crittografati usando una chiave generata dal malware, gli originali vengono sovrascritti e al termine dell'operazione appare una scherma con la richiesta di riscatto.
Si esatto, il ransomware chiede un riscatto per decriptare i vostri files ma pagarlo non è garanzia di riaverli, purtroppo.
La cosa più importante da sapere è che tutti i computer sulla rete locale, i server Nas, i dischi USB connessi al momento dell'attacco saranno molto probabilmente copromessi.
Come proteggersi dal Ransomware
Abbiamo visto che il ransomware è devastante per i nostri dati, ma come possiamo difenderci?
La difesa principale, come insegna la pubblicità, è la prevenzione che in questo caso significa che il vostro sistema operativo Window , l' antivirus devono sempre essere aggiornati con tutte le ultime pacth disponibili, Microsoft rilascia continui aggiornamenti della sicurezza l'unica cosa da fare è attivare l'update automatico e assicurarsi che vengano installati correttamente.
Il software antivirus si aggiorna automaticamente prendete in considerazione l'utilizzo anche di software antiMalware.
Dal punto di vista pratico invece dobbiamo iniziare veramente a pensare sicurezza e al destino dei nostri dati, dobbiamo eseguire un backup serio e sicuro, il ransomware attacca tutte le periferiche collegate in rete e in qualche modo condivise, quindi effettuare un backup su un server NAS condiviso e sempre connesso non è la soluzione.
Personalmente nell'azienda dove lavoro utilizzo un paio di dischi esterni collegati tramite USB solo durante i backup e poi subito fisicamente disconnessi e riposti al sicuro.
Belle parole ma io sono stato colpito e affondato
Se leggi questa guida e sei stato vittima di un ransomware ecco alcune utili informazioni e qualche link importante.
Pagare il riscatto non è la soluzione ed è probabilmente anche illegato. Molti però scelgono questa strada probabilmente spinti dalla disperazione per aver perso dati significativi e dalla speranza di poterli riavere.
Questo provoca un effetto a catena, arricchisce un lestofante che spinto dalla facilità di guadagno diffonderà sempre più varianti del ransomware e molti diversamente onesti vorranno emularlo generando altri attacchi.
Per cominciare sappi che per alcune varianti è stata trovata la chiave di decriptazione, Paolo Attivissimo nel suo blog segue costantemente e con grande professionalità tutte queste tematiche.
Esiste anche un sito governativo del CERT Nazionale molto ben fatto cui si possono trovare varie informazioni su tutto lo spettro della sicurezza informatica.
Non dimeticate di eseguire un backup dei vostri dati importanti du dispositivi esterni scollegabili, per dormire sonni tranquilli.o quasi.
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